Un problema che ha radici profonde, risalente a decenni fa, e che coinvolgeva anche città come Palermo, dove, pur essendoci abbondanti riserve idriche nel sottosuolo, la distribuzione era mal gestita. Questa situazione, secondo Bolzoni, ha trasformato l’acqua in un vero e proprio “bene privato”, con un sistema di distribuzione che favoriva interessi particolari e il controllo privato delle risorse idriche. Nel corso dell’intervista, Bolzoni introduce il concetto di “fontanieri”, individui che, in Sicilia, detengono il potere sull’acqua. In città come Agrigento, definita “capitale della sete”, i fontanieri sono più influenti dei sindaci, poiché possiedono le “mappe del tesoro”, ossia le informazioni dettagliate sulle condutture idriche. A testimonianza di questo potere, Bolzoni cita il caso del signor Cimino, noto per la vendita di cisterne d’acqua (le cosiddette “bonze”), pratica comune tra i cittadini di molte aree che, diffidando delle società di distribuzione, preferiscono acquistare l’acqua privatamente.
Frammenti di Informazione
L’informazione è per sua natura, sempre un frammento.
Con la nostra rubrica Frammenti di Informazione, vogliamo sottolineare proprio questo aspetto richiamando tutti al tema della complessità della transizione economica, industriale e sociale alla quale siamo chiamati se vogliamo sopravvivere.
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