La loro è una scelta controcorrente. Il cavallino sardo – che conta oggi circa 600-700 esemplari sull’altopiano e circa un migliaio in tutta l’isola – è infatti una razza tutelata, ma anche dimenticata dalle istituzioni. Esistono fondi per la salvaguardia della biodiversità, ma l’accesso è spesso ostacolato da burocrazia, costi eccessivi e normative scollegate dalla realtà locale. Per ottenere i contributi, occorre dimostrare l’altezza, la genealogia e persino il DNA degli esemplari. «Ma come si fa a farlo su cavalli selvatici?», si chiede Franca. «E poi arrivano funzionari da Roma o Modena a dirci cosa sia o non sia un cavallino della Giara…».
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